In questo Work Package, le conoscenze già accumulate negli anni dai membri dalle unità di ricerca saranno sfruttate come premessa per lo sviluppo dei Work Package successivi.
Per quanto riguarda l'Ob. 1.1, il punto di partenza è il quadro politico dell'UE a sostegno della transizione verso una mobilità più pulita, più verde e più intelligente, sinteticamente richiamato nella sezione B.1.1 (Stato dell'arte) della presente proposta, che ha una pietra miliare nel concetto di Piano Urbano Sostenibile (SUMP), come recentemente sottolineato in The New EU Urban Mobility Framework (2021) .
Ancora più specifica, per quanto riguarda l'obiettivo di una mobilità a emissioni zero, è la Global Macro-Roadmap to Decarbonise the Transport Sector, lanciata alla 22a Conferenza delle Parti di Marrakech (2016) dalla piattaforma Paris Process on Mobility and Climate.
La macro-roadmap globale individua un pacchetto equilibrato di azioni secondo il cosiddetto approccio A-S-I
L'approccio A-S-I combina: Avoid (ridurre gli spostamenti non necessari, ad esempio attraverso la pianificazione territoriale, la riprogettazione della logistica, i servizi a distanza), Shift (spostare le merci e le persone verso le modalità più efficienti e sostenibili) e Improve (migliorare le prestazioni ambientali dei combustibili energetici e dei veicoli, la co-modalità e la gestione dei trasporti).
Se si esamina la letteratura scientifica, un precedente significativo della ricerca proposta può essere trovato nello studio condotto su Londra da VIBAT (Visioning and Backcasting for Transport Policy) nel 2007-2009, in cui sono stati esaminati circa 150 interventi politici per la riduzione delle emissioni di CO2 legate ai trasporti e raggruppati in 12 pacchetti di politiche (tra cui veicoli a basse emissioni, carburanti alternativi, regimi di tariffazione, trasporto pubblico, spostamenti a piedi e in bicicletta, pianificazione urbana, ICT, ecc. L'assunto di base dello studio è che l'applicazione di una serie di pacchetti di politiche, raggruppate come scenario, può portare a colmare il divario tra le proiezioni business-as-usual e gli obiettivi strategici (Banister, 2015).
Una panoramica completa sulle politiche, i piani e le best practice per la mobilità urbana sostenibile in Europa coinvolgerà le IF nella definizione di una tastiera di interventi di A-S-I conformi al contesto italiano. La lista di controllo ordinata dei punti chiave che saranno seguiti nell'analisi del WP1 è riportata di seguito.
Campi d'azione:
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L'analisi prenderà in considerazione anche le prossime iniziative dell'UE annunciate nella Strategia per la Mobilità Sostenibile e Intelligente (2020), che includono un piano strategico per la diffusione di infrastrutture per i carburanti alternativi e sussidi per gli utenti che fanno scelte di trasporto più sostenibili.
Nel contesto dinamico del cambiamento globale, è anche essenziale, come indicato nell'obiettivo 1.2, registrare in tempo reale le implicazioni post-pandemiche per la mobilità urbana nelle città europee. L'infezione ha agito da acceleratore per molti processi, come la diffusione dello smart working, dell'e-commerce e di altri servizi digitali, che possono portare o essere indirizzati a una riduzione permanente della domanda di trasporto giornaliero.
Inoltre, mentre il trasporto pubblico ha dimostrato la sua scarsa resilienza di fronte alla crisi pandeimia, altre modalità, come la bicicletta e i veicoli elettrici leggeri, hanno fatto progressi, insieme al concetto di "città in 15 minuti", che si prevede avrà una grande influenza sulla pianificazione urbana e della mobilità nel prossimo futuro.
L'improvviso scoppio della crisi russo-ucraina, con le sue immediate ripercussioni sui costi energetici e lo spettro di un'austerità reinterpretata, è un ulteriore fattore di incertezza, destinato a incidere significativamente sui nostri stili di vita e sulle nostre abitudini di mobilità.
Ultimo aggiornamento
11.07.2024